Naturalmente, The Last of Us Part I si distingue soprattutto dalla versione originale per la sua qualità grafica. Siamo certi che le animazioni facciali hanno guadagnato in realismo, con in particolare un'intera panoplia di sfumature che aggiungono anima ai personaggi. Shaun Escayg si spinge fino a dire che le espressioni visibili durante le fasi di gioco e quelle mostrate durante le scene tagliate sono ora della stessa qualità. Da parte sua, Matthew Gallant, regista del remake, sottolinea l'efficacia del motore fisico, sempre grazie alle capacità di PS5. Il mondo di The Last of Us Part I è improvvisamente più organico e contiene innumerevoli oggetti distruttibili.
Lo stesso vale per l'IA, che ha beneficiato di alcuni ritocchi sin da The Last of Us Part II: che si tratti di nemici o alleati, ogni protagonista tiene conto delle azioni dell'altro prima di agire. Lato contenuti, Neil Druckmann precisa che sono stati aggiunti dei collezionabili, oltre alle modalità "Permadeath" e "Speedrun", per non parlare delle molteplici opzioni orientate all'accessibilità. È stato utilizzato anche l'audio 3D, che consente ai clicker di essere ascoltati prima ancora di vederli, da qualsiasi direzione.
Per la cronaca, l'uscita di The Last of Us Part I è prevista per il 2 settembre. Sì, è presto.
